Perchè non ci sono più, nè la Destra nè la Sinistra. Non sappiamo più chi sia l’avversario da combattere, a cui controbattere.
I nostri parlamentari si scambiano i posti in parlamento come fossero figurine… una collezione vergognosa di figure che fanno fare anche a noi, che non gli abbiamo scelti per rappresentarci, ma che ce li siamo trovati lì, seduti in un posto che non era quello a cui lo avevamo destinato.
Ci ritroviamo ad ascoltare i nostri eletti che dicono cose assurde, che cedono a lusinghe indecenti, pur di restare lì, a rubare a noi.
A depredare il Popolo anche dei propri ideali!
Quel Popolo che lavora, che perde il lavoro e che si dispera, quel Popolo che si suicida perchè nessuno fa niente per la sua dignità, che non si vede riconoscere nessun diritto ma solo doveri.
Il Popolo, adesso, ha un solo dovere: cacciarli via!
Diciamoglielo in faccia, non abbiamo timori revenziali alcuni. Sono loro che devono averli verso di noi! Sono loro che devono vergognarsi a guardarci in faccia. Ad abbassare il loro sguardo. Noi, il nostro, teniamolo fisso sul loro. Il Popolo deve avere sempre la testa alta, e i nostri ideali ancora più in alto!
Facciamoli sentire sempre sotto osservazione, facciamoli intendere che non ne possiamo più, che non li stiamo neppure a sentire.
Diciamoglielo apertamente, scriviamolo senza nessun timore.
Procuriamoci ognuno l’elenco di chi lo rappresenta, zona per zona.
Città, paese, rione, ecc… Deve essere un movimento capillare.
Dobbiamo continuare, senza stancarci, di dichiarare apertamente il nostro rifiuto a pagare tutto quello che non ci rende, ma che serve soltanto, dicono loro, ad un riassetto economico.
Ma di quale economia parlano? Facciamo intendere che di quella globale non ce ne importa niente, a noi, non ci tocca proprio! E delle loro finanze, ancora meno.
Il Popolo deve preoccuparsi di quella domestica, di economia!
Non vogliamo sentire parolone tipo rating, basilea 2 o 3… borse che cadono perchè spinte, e che si rialzano perchè il soccoritore possa vantarsi e avvantaggiarsi.
Di salvare il tutto, che poi, per noi, non si risolve in niente, a noi non ci importa niente.
Anzi, non ci teniamo proprio a salvare le loro finanze!!!
A noi interessa salvare quel che resta di quel che ci siamo guadagati e che ci stanno portando via.
Non possiamo permetterci altre spese, se non a spese loro.
Ma dichiariamolo il nostro rifiuto, apertamente.
Nelle piazze di tutta Italia, sul Web, sui loro siti… non diamoli tregua.
Se si ritroveranno tutti sommersi di messaggi uguali, senza colore, senza bandiera, seri e consapevoli, si guarderanno intorno, si confronteranno fra loro. Perchè ad unirli sarà la paura di venir spazzati via.
E se lo vogliamo, si può, si può fare piazza pulita. Ricominciare tutto da capo, senza nessuno di loro, perchè ci hanno tradito tutti!
Non cediamo ai loro richiami sul Web, noi che del Web abbiamo fatto la nostra fortezza, non lasciamoli entrare con i loro cavalli di Troia.
Facciamoli intendere, sui loro siti, che non ci caschiamo più!
Che alle loro guerre intestine, alle loro minacce e promesse settimanali, quotidiane, ridicole e patetiche, non ci crediamo più.
Non crediamo più a nessuno.
Chiediamo un lavoro per tutti, e che vengano a proporcelo a casa nostra, perchè sono loro, che di noi hanno e avranno sempre bisogno!
E’ questo il loro punto debole, che deve essere il nostro punto di forza!
Esigiamo che ogni parlamentare si presenti nel suo collegio, si presti ad ascoltare una nostra rappresantanza, per esempio il nostro gruppo potrebbe esserlo, ma questo incontro non dovrà risolversi in un loro comizio!
Guai a loro. Il comizio dovrà essere il nostro. Saranno loro quelli che dovranno ascoltare,ascoltarci!
E le nostre non saranno promesse o minacce, ma dichiarazioni di uno stato di cose innegabili.
Diciamoli, gridiamoli, scrviamoli:
“carissimo, perchè ci costi tanto, carissimo mantenuto, adesso è l’ora che ti metti a lavorare per portarti a casa uno stipendio da fame, che ogni mese ti piova in casa una pioggia di bollette da non poter pagare, che ogni mese rischi di non farcela a pagare la rata del mutuo, (se ce la fai, magari non compri le scarpe a tuo figlio). Che la banca minacci di portartela via, la casa, e che poi passi la tua pratica ad equitalia, che ti metta in mano ad altri strozzini.
Questo e molto altro.
Un altro troppo che ha passato i limiti non solo umani e disumani.
Li vogliamo vedere come noi, a fare l’attesa in un prontosoccorso strapieno di povera gente che magari ci si reca anche per un taglio, sì, ma perchè non si può permettere di comprarsi neppure di che medicarsi.
E ci sono, sì, ci sono anche queste persone.
I milioni di pensionati che fanno la fila sotto il caldo, che si sentono male, che escono nonostante non riescano neppure a camminare, perchè sono soli e devono per forza farla quella fila, per vedersi mettere davanti una cifra pari a quella che voi, cari onorevoli, non dareste neppure come mancia in una delle vostre tante cene di lavoro.
Noi, le cene di lavoro non possiamo permettercele, perchè il nostro lavoro non c’è! E avolte rischiamo pure che non ci sia la cena!
E come potete pretendere di chiederci ancora di più, invece di darci qualcosa, di anzi, di darci quello che ci aspetta. Di restituirci quello che avete tolto ai nostri figli per darlo ai vostri!
Dignità di un lavoro che ci metta in grado di far studiare i nostri figli con la prospettiva reale e non solo virtuale, di un futuro lavoro, di porterli fare sposare con la dignità che spetta ad ogni essere umano!
Non vogliamo che i nostri figli rinuncino a farsi una famiglia, a vivere la loro vita.
Non ci basta più sopravvivere, per permettere a voi di vivere oltre misura.
Svergognarli, sì, ma non per le loro malefatte personali, di cui ce ne freghiamo altamente, ma per aver rovinato l’Italia, di averla ridotta in modo che siamo noi, a vergognarcene, come se fossimo i colpevoli.
E lo siamo, lo siamo davvero, se non facciamo niente per fermarli.
Tutti, nessuno escluso. Lo abbiamo visto, non c’è scampo.
Sono tutti corrotti, in un modo o nell’altro.
Non possiamo più permetterci di scegliere il meno peggio.
No, vogliamo il meglio! Per noi e per i nostri figli.
E in nome dei nostri nonni!
Vogliamo che sia rispettata la Costituzione, non solo a vantaggio loro, ma anche e sopratutto, per noi, per l’Italia.
Per quell’Italia che non dobbiamo sentirci fieri di rappresentare solo quando vinciamo una partita di calcio, di riempirla di bandiere solo quando ci sentiamo campioni, vincitori.
E’ l’ora di tirarla fuori nell’ora della sconfitta, perchè solo chi cade può risorgere. Siamo caduti, sì, più in basso che non si può, ma adesso è giunto il momento di un nuovo risorgimento.
In nome della sovranità che ci appartiene.
I Fratelli e le Sorelle d’Italia
Nessun commento:
Posta un commento
vuoi dire la tua?